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ALLEVATORI, MACELLATORI DITE SI A MOVET |
PER Muovere rapidamente gli animali in allevamento
PER Facilitare le operazioni di carico e scarico
PER Avere carni sane e stagionabili
PER Abbattere definitivamente il problema degli scarti in macellazione
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ALLEVATORI, MACELLATORI DITE |
NO! Ai prosciutti con botte emorragiche
NO! Alle carni scadenti di animali stressati e affannati
NO! Agli animali morti per infarto
NO! Alle perdite enormi causate da questi problemi
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Recenti normative hanno recepito questo nuovo atteggiamento ed hanno inasprito le sanzioni per chi infierisce inutilmente ed ingiustificatamente sugli animali. A tale proposito basti citare la Legge n° 473 del 22 novembre 1993, "Nuove norme contro il maltrattamento degli animali ", che modifica l'art. 727 del Codice Penale, ed il Decreto Legislativo n° 532 del 30 dicembre 1992 che fissa le condizioni alle quali devono adeguarsi i trasporti degli animali per evitare agli stessi inutili maltrattamenti e sofferenze. Tra le sanzioni previste dalla Legge n° 473 è compresa anche "l'interdizione dall'esercizio dell'attività di commercio, di trasporto, di allevamento, di mattazione, o di spettacolo" |
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La realtà dell'allevamento intensivo e della macellazione industriale comportano la necessità di movimentare grandi gruppi di animali in varie occasioni della vita produttiva di questi ultimi. La gestione degli animali, sopratutto durante il trasporto e la sosta prima della macellazione, richiede un notevole impiego fisico e psichico da parte del personale addetto. Gli animali reagiscono male, in generale, a tutti i cambiamenti improvvisi della routine cui sono abituati e manifestano chiare reazioni di resistenza: di conseguenza il personale è portato ad accanirsi contro gli animali stessi per ottenere il risultato voluto. Le conseguenze derivanti da questo comportamento sono ben note a chiunque abbia avuto anche solo esperienze occasionali in proposito: il lavoro procede a rilento e male; gli animali diventano sempre più agitati; le lesioni sono all'ordine del giorno e spesso sono gravi; la qualità delle carcasse e delle carni ne soffre pesantemente. Tutto questo deve essere visto anche nel contesto di una mutata sensibilità verso il benessere degli animali che porta a prese di posizione sempre più critiche nei confronti del maltrattamento degli stessi. |
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